Attenzione allora alla lunghezza di maniche e orli dei pantaloni, a volte non sono solo dettagli!
Ne ho parlato anche qui, e la Ted Talk la trovi qui
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Questa immagine è tratta dalla Ted Talk " From clothing to character" della costumista Kristin Burke, in un passaggio spiega come costruisce il carattere del personaggio, attraverso i colori, ma questi non bastano, spiega bene come la vestibilità di uno stessa giacca, sempre grigia, concorra a formare l'immagine da vincente a perdente: due taglie un cambiamento sottile ma sostanziale.
Attenzione allora alla lunghezza di maniche e orli dei pantaloni, a volte non sono solo dettagli! Ne ho parlato anche qui, e la Ted Talk la trovi qui
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Immagina di doverti presentare ad un colloquio, o in una occasione che richieda una discreta formalità: una riunione di lavoro, un incontro con un nuovo cliente, una situazione insomma nella quale non conosci il tuo interlocutore.
Come ti vestiresti? Ti presenteresti al 100% te o faresti qualche compromesso? Ritengo che essere 100% sé non sia una buona idea in queste circostanze perché la nostra immagine crea delle aspettative ed è soggetta ad interpretazione e per questo ci può essere un delta più o meno marcato tra le interpretazioni che gli altri formulano e chi siamo. Quello che possiamo fare è mettere a fuoco le nostre intenzioni comunicative e vestirle. Ho fatto allora un esperimento che ho successivamente presentato in una situazione in cui parlavo del colloquio di lavoro. Come prima cosa nell'esperimento ho messo in chiaro il contesto: aula sul colloquio di lavoro. Successivamente ho definito le mie intenzioni comunicative: creare un look casual e friendly che comunque non stonasse con il contesto lavorativo, che non fosse troppo vistoso e non distraesse per lasciar spazio ai contenuti. Poi ho scelto e indossato 3 diversi outfit, cambiando solo la parte di sopra, quella che di solito è maggiormente in vista quando si parla in una situazione d'aula e ho mandato le foto ad un gruppo di una decina di donne dai 30 ai 70 anni chiedendo loro cosa arrivasse dai 3 look delle foto di sotto, descrivendolo con una parola/aggettivo in questo modo potevo poi misurare il gap tra le mie intenzioni comunicative e le interpretazioni di alcuni osservatori. Ed ecco cosa stava nelle mie intenzioni: Look 1 - quello che dal mio punto di vista vestiva al meglio le mie intenzioni poiché aveva un taglio classico ma non troppo (senza giacca o camicia) risultando così più casual e friendly, lo reputo un look che riduce le distanze (colori chiari) e che non è protagonista ma ha comunque un dettaglio originale (semplice con un solo accessorio estroso). Look 2, la blusa è stata sostituita da una camicia chiara, infilata nei pantaloni, con una cintura che richiamava la fibbia delle scarpe, con un bijoux piccolo ed essenziale. L'intenzione era di dare maggior enfasi ad una professionalità operativa (la camicia chiara con maniche rimboccate) e di creare un'immagine più grintosa del look precedente (le punte del colletto, accessori minimal, camicia dentro i pantaloni). L'effetto generale risulta più energico e grintoso della situazione precedente. Più adatto secondo me a situazioni nelle quali c'è bisogno di richiamare l'attenzione, sentire e mostrare la propria grinta per essere operativi e raggiungere un risultato e finalizzare. Look 3, i colori chiari hanno lasciato posto a quelli scuri, viene inserita una giacca con una maglia stretta, l'intenzione è stata di aumentare la formalità, a differenza della situazione precedente dove si vuole mostrare un'operatività in prima persona qui c'è maggior distanza, (utilizzo della giacca e di un colore scuro), il tutto crea uno standing più formale, più adatto, secondo me, se si ha la necessità di marcare il ruolo. Di seguito le interpretazioni delle intervistate, i pallini indicano la maggior frequenza delle risposte, Dunque informale nel primo look, professionale nel secondo look e il terzo si presta a interpretazioni più diversificate ma comunque tutte aventi significati di grinta, sicurezza, fermezza. Mi sembra quindi che il senso generale sia arrivato, il mio consiglio è per una situazione come questa di chiarirti rispetto a cosa vuoi comunicare e cercare poi forme e colori adatti allo scopo, se ci sono più opzioni fai come ho fatto io: vestiti, scatta una foto e chiedi un parere a 3 o 4 persone di cui ti fidi e poi decidi. Metti un capo di abbigliamento, una camicia abbottonata fino al collo per esempio e poi immagina come potrebbe essere portata da persone con gusti e personalità diverse.
Ho sperimentato questa situazione pensando a come l'avrebbero interpretata le Stagioni Interne ed ecco il risultato. L’Estate (sfumatura classica) vedrebbe un abbinamento con pantalone classico ed elegante e accessori classici e di lusso. La Primavera (sfumatura femminile/sensuale) con accessori femminili...l’abbottonatura sarebbe senz'altro una forzatura! L'Autunno (sfumatura pratica) cercherebbe di rendere il tutto il più comodo possibile. L’inverno (sfumatura originale) creerebbe un effetto a strati con dettagli insoliti (le frange, la borsa e le scarpe). Stesso stimolo, rappresentazioni e risultati molto diversi! Hai mai pensato quanti aspetti di te custodisce il tuo armadio?
Aprendolo cosa vedi? Abiti uguali tra loro o molto diversi? Le occasioni d'uso e i contesti in cui ti muovi fanno la loro parte, poi conta il tuo gusto personale, il tuo stile, il tuo atteggiamento verso l'abbigliamento. Fino a qualche anno fa che mi muovevo prevalentemente in ambienti formali il mio era più omologato, sia nei colori sia nelle forme. Oggi che almeno metà del tempo lavorativo lo trascorro in negozio e più vario e libero. E questo mi ha fatto riflettere su quanto a seconda del contesto e degli abiti che indossiamo ogni giorni, questi ci definiscano e quanto ci permettano di essere 100% noi stessi. La mia opinione è che un compromesso sia necessario, e che sia bello ricercare quell'equilibrio che consente di rispettare la nostra spontaneità, gli altri e il senso di quello che facciamo. Per esempio oggi alcune ragazze festeggeranno in negozio un addio al nubilato, se mi fossi espressa al 100%, avrei optato per il look 1, per entrare in sintonia con l'atmosfera festosa e con un clima accogliente ho scelto il 2. Meno a volte è più... Forme e colori sono ottimi alleati per costruire un percorso visivo sulla nostra immagine e per creare punti di attenzione o vie di fuga.
Il contrasto di colori posti in verticale consente ad esempio di creare un effetto snellente: il colore scuro posizionato all'esterno, rispetto a quello chiaro inserito all'interno, crea una sagoma che snellisce la silhouette. (Figura 1), se poi l'intenzione è quella di far correre l'occhio su tutta la figura creando un effetto di verticalità si potrà inserire una collana lunga (Figura 2), se invece l'idea è quella catturare lo sguardo su una zona in particolare, ad esempio il viso creando lì un focal point, si potrà utilizzare sempre una collana ma questa volta corta (Figura 3).. Nel principio delle 3R del metodo Dai Forma e Colore al tuo Stile ® la 1R di "Rivelarsi" è incentrata proprio sull'uso di Forme e Colori a questo scopo. |
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Ottobre 2022
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