Una stessa gonna + 3 camicie = stili diversi
Perché succede?
Pur mantenendo uno stesso elemento, come in questo caso la gonna, a seconda delle stampe e dei colori che accostiamo l'immagine diventa più
- romantica: con una camicia con colletto alla coreana e stampa floreale dai toni pastello
- seria: con una camicia con colletto a punta, ben abbottonato , stampa romboidale dai colori più polverosi
- grintosa: con una camicia in tinta unita di un energico colore rosso
Va detto poi che anche l'associazione della tipologia dei capi crea un effetto: una camicia in generale è un capo più formale di una t-shirt e meno di una giacca.
Tutti questi elementi si sommano algebricamente tra di loro e creano un effetto, nel ho parlato qui.
Quando poi vediamo l'immagine che leggiamo come romantica, seria o grintosa, cosa ci attira verso l'una o l'altra?
Secondo me il vestito che scegliamo dipenda dalla stoffa di cui siamo fatti, vale a dire da come è fatto il nostro habitus, ne ho parlato qui.
La nostra stoffa (habitus) corrisponde al nostro stile di pensiero, relazionale e comportamentale che ci orienta (anche) in fatto di abbigliamento.
Ed ecco che se la mia stoffa è fatta di:
Parafrasandolo possiamo dire che possiamo vedere il nostro stile in quello spazio tra l'abito ideale per noi e la realtà di quello che indossiamo, lì possiamo vedere dove siamo, come stiamo, cercarci tra il volere e il potere del momento.
Perché succede?
Pur mantenendo uno stesso elemento, come in questo caso la gonna, a seconda delle stampe e dei colori che accostiamo l'immagine diventa più
- romantica: con una camicia con colletto alla coreana e stampa floreale dai toni pastello
- seria: con una camicia con colletto a punta, ben abbottonato , stampa romboidale dai colori più polverosi
- grintosa: con una camicia in tinta unita di un energico colore rosso
Va detto poi che anche l'associazione della tipologia dei capi crea un effetto: una camicia in generale è un capo più formale di una t-shirt e meno di una giacca.
Tutti questi elementi si sommano algebricamente tra di loro e creano un effetto, nel ho parlato qui.
Quando poi vediamo l'immagine che leggiamo come romantica, seria o grintosa, cosa ci attira verso l'una o l'altra?
Secondo me il vestito che scegliamo dipenda dalla stoffa di cui siamo fatti, vale a dire da come è fatto il nostro habitus, ne ho parlato qui.
La nostra stoffa (habitus) corrisponde al nostro stile di pensiero, relazionale e comportamentale che ci orienta (anche) in fatto di abbigliamento.
Ed ecco che se la mia stoffa è fatta di:
- estroversione, velocità, competitività, desiderio di emergere, interesse per le cose belle e lussuose, il mio abito ideale molto probabilmente sarà di pregio, formale o comunque elegante, con elementi status symbol.
- estroversione accompagnata da interesse per le relazioni, per il divertimento, la condivisione, la voglia di visibilità e di riconoscimento,è prevedibile che il mio abito ideale sarà spontaneo, espressivo, creativo e originale.
- introversione, sensibilità, empatia, disinteresse per la mondanità e l'apparire, il mio abito ideale è probabile che sarà comodo, casual, per nulla appariscente, al contrario discreto e sobrio.
- introversione, individualità, quasi avversione per la socialità, desiderio di stare al riparo dal frastuono dell'esterno molto probabilmente l'abito ideale per me seguirà questo schema diventando poco interessante e utile se non per la sua funzionalità.
Parafrasandolo possiamo dire che possiamo vedere il nostro stile in quello spazio tra l'abito ideale per noi e la realtà di quello che indossiamo, lì possiamo vedere dove siamo, come stiamo, cercarci tra il volere e il potere del momento.