Il tempo fluisce in modo uguale per tutti gli uomini. E ogni uomo galleggia nel tempo in maniera diversa. (Manuel Neila)
Ogni conclusione nasconde in sé un nuovo inizio. (Mario Gennatiempo)
Chronos è la concezione di un tempo lineare fatto di attimi in successione, il tempo dell’organizzazione, dell’agenda, delle scadenze.
Kairòs è il tempo verticale della soggettività, dell’occasione, dell’opportunità, il tempo “opportuno per…”
Kyklos è una temporalità fatta di un succedersi di momenti che hanno un inizio, uno sviluppo e una fine.
Un’attività che mi è sempre piaciuta, è di riflettere su come sto vivendo il tempo in un certo momento. Ci sono stati periodi Chronos nei quali vedevo solo la linearità, lo scorrere del tempo fatto di impegni e doveri, giornate e mesi nei quali facevo il conto alla rovescia perché poi ci sarebbe stata una pausa, un break che mi sembrava non arrivare mai.
Ci sono stati momenti Kairòs, quelli magici della sincronicità junghiana, dove tutto sembrava perfetto, sono quei momenti nei quali ti sembra di leggere segnali che ti fanno dire: ecco vedi che è proprio il momento giusto per …
E poi Kyklos, i cicli, sapere che esistono è per me una risorsa enorme, sapere che le cose cambiano, che si aprono e si chiudono mi rassicura, soprattutto nei momenti più difficili.
È da qualche giorno che ci penso e mi sono chiesta che approccio ho in questo momento verso il tempo e quale dimensione mi risuona di più. Un anno fa di questi tempi scrivevo di un cambio d’abito nel mio fare, era un tempo Kairòs, arrivavo da anni Chronos e oggi mi risuona Kyklos: ho compiuto 50 anni, ho chiuso parti di attività e mi sto cimentando in qualcosa di nuovo.
Kyklos è una dimensione che parla di trasformazione, all’interno del suo movimento circolare nuove forme verranno plasmate attraverso aggiunte, sostituzioni, riduzioni, proprio come accade ad un capo d’abbigliamento che è diventato per noi largo, stretto o semplicemente non è più adatto al nostro stile. La trasformazione può essere minima, magari solo il colore perché ci ha stufato, può essere funzionale, qualche centimetro in più perché magari nel tempo si è accorciato o ristretto, oppure può essere sostanziale, quel capo lo facciamo diventare qualcosa d’altro, prima era una giacca e lo trasformiamo in una gonna. Questo dipende da quanto è distante la sua forma da quello che ci serve e dalla nostra immaginazione, in ogni caso l’obiettivo è che continui a vestirci ma in un modo più coerente e adatto per chi siamo.
Se ti è venuta voglia di rivedere la tua storia alla luce di queste dimensioni temporali e riflettere su dove ti trovi oggi, ecco qui come fare.
Chronos – il gioco dei puntini
Quando eravamo bambini con questo gioco univamo i puntini e scoprivamo che cosa sarebbe apparso. Con questa versione quello che apparirà sarà la tua storia sulla linea di Chronos. Traccia una linea segna all’origine il tuo anno di nascita e al termine l’anno in cui siamo. Nel mezzo tutto ciò che è avvenuto, vale a dire i tuoi ricordi.
Kairòs – il senso delle cose: rifletti su ciò che hanno rappresentato gli eventi per te, e traccia una linea verticale su quegli eventi che sono stati “il tempo opportuno per…”, “il momento giusto”. Kairòs e il tempo in cui nuove occasioni si sono aperte.
Kyklos – ascese velocissime (cit.): a questo punto traccia delle spirali che tengano insieme dei periodi che per te hanno un comun denominatore potranno essere nella parte alta se saranno stati momenti di soddisfazione e positivi o nella parte bassa se saranno stati momenti difficili.
E ora la parte che personalmente preferisco: immagina un pezzetto di futuro, mettilo su Chronos, soffermati a guardare il disegno che è apparso e rifletti su:
- come ti stai approcciando al tempo
- in quale ciclo ti trovi
- gli eventi di oggi in che relazione sono con il tuo passato e con quello che vuoi per il tuo futuro
- cosa vuoi per il tuo futuro, ci sono trasformazioni che desideri attuare
Qui di seguito un esempio, al quale potrai aggiungere parole, simboli, disegni e tutto quello che arriva dalla tua fantasia.