Come nascono i simboli? Perché attribuiamo proprio quel significato ad una forma o ad un colore?
Succede perché gli oggetti contengono degli inviti all'uso, le cui istruzioni emergono in modo immediato e spontaneo dal momento che appartengono al mondo che ci circonda. Una punta, ad esempio, ci ricorda una lancia o una lama e ci suggerisce aggressione, un triangolo richiama la forma di una montagna e suggerisce stabilità.
Si tratta insomma di una sorta di patrimonio dell’umanità.
Da questi suggerimenti si sviluppano, a seconda dei luoghi e del tempo, sistemi di simboli che vestono e svestono le forme e i colori di significati. Questi simboli possono essere più o meno forti e duraturi a seconda della loro presenza e capillarità. Infine la nostra soggettività, vale a dire la nostra cultura, le nostre esperienze, le nostre caratteristiche, fa il resto e attribuisce il significato.
Per esemplificare il tutto ho fatto un piccolo esperimento con un gruppo di persone, mandando loro 4 foto relative a 4 abbinamenti e chiedendo loro di descrivere cosa ciascuno comunicasse loro.
I risultati che riporto sono relativi alle 15 risposte ricevute (da parte di 2 uomini e 13 donne con età dai 30 ai 75 anni circa).
Gli abbinamenti che ho composto contenevano due pattern differenti: PAISLEY vs RIGHE, e due colori: il BLU e il BEIGE.
Ho scelto appositamente forme e colori che hanno una diffusione ed un effetto visivo differente.
Vale a dire che le righe sono più diffuse del paisley ed il loro significato/associazione simbolica è più divulgato e trasversale. Il paisley ha avuto una diffusione in tempi più lontani, e in generale è meno presente nel mondo del pronto moda e trova quindi minori associazioni per i consumatori.
Allo stesso modo il blu è un colore con una simbologia più forte e marcata e più diffuso rispetto al beige.
Ho poi scelto una tipologia di pantaloni dal taglio a palazzo (uno beige e uno blu) e due modelli di blusa, una t-shirt in cotone (fantasia a righe beige e blu) ed una blusa con Scollo a V, con fiocchetti sulle mezze maniche (fantasia paisley beige e blu).
Di seguito i capi selezionati.
Il pattern paisley, anche noto come cachemire, contiene nella sua stampa un motivo vegetale a forma di goccia, di origine persiana.
Nell'iconografia della mesopotamia la forma rappresentava simbolicamente il germoglio della palma da dattero. La palma aveva un ruolo centrale nella vita quotidiana, offriva cibo, bevande, materiali per la costruzione e l'abbigliamento. Per questo era considerato e lo è tuttora simbolo di fertilità e lunga vita.
Le righe sono passate, dalla simbologia medievale, che indicava ciò che era diabolico e fuori dalla norma (vestivano a righe orizzontali i buffoni, gli eretici, le prostitute,etc.), al successivo significato di ciò che è al servizio (vestivano a righe i servitori e i marinai), per approdare poi all’abbigliamento balneare e da lì raggiungere il significato attuale di svago e leggerezza quando indossate nel periodo primaverile ed estivo.
Il blu è un colore calmo e rilassante associato alla formalità, professionalità ed eleganza, il beige è un colore neutro, associato a ciò che è classico, è un colore, come dice Leatrice Eisman del Pantone Color Institute, non presuntuoso, composto ed equilibrato che rischia di diventare anche un po’ noioso.
Quanto ai capi, i pantaloni a palazzo richiamano associazioni al classico ed elegante (il taglio è usato in contesti più formali o in occasione di cerimonie), la t-shirt con stampa a righe risulta informale, comoda e allo stesso tempo grintosa per la stampa e il colore, mentre la blusa ha un’aria un po’ retrò sia per il modello, sia per i dettagli (fiocchetti) che le donano un po’ di romanticismo.
Mettendo tutto insieme, pattern, colori, tipologia di capi entra in gioco l’effetto dell’algebra cognitiva, ne ho parlato qui, che ci restituisce l’impressione finale che ricaviamo dall’outfit.
Quando poi questo è indossato altri elementi rientreranno nel calcolo algebrico, vale a dire l’acconciatura, il make-up, gli accessori, la fisiognomica e le espressioni. Ma qui ci limiteremo all’analisi degli abbinamenti.
Di seguito i 4 abbinamenti che sono stati inviati al campione.
Quella che propongo di seguito è un’interpretazione che conta sulle affordance (invito offerto dalla forma/colore) e sulla simbologia senza tenere conto della soggettività dell’osservatore che rimane sempre un elemento poco o niente decifrabile a seconda del livello di conoscenza che abbiamo della persona.
Il paisley presenta linee morbide e fluide del mondo vegetale/floreale, il richiamo è ad elementi di grazia e delicatezza, soprattutto nell’abbinamento con il colore beige, in questo caso il rischio è che il colore diventi predominante e possa risultare noioso, a differenza del caso in cui la blusa è associata al pantalone blu che dovrebbe conferirgli più grinta o rigore.
Le righe con la loro geometria lineare e solida richiamano elementi di espansione, crescita, determinazione, hanno forti associazioni con il mare e l’estate dal momento che nel pronto moda le ritroviamo soprattutto nella bella stagione, quando associate al colore blu saranno più formali ed eleganti e più leggere se abbinate al beige.
Qui di seguito i risultati dell’indagine. Ho riportato i commenti raggruppandoli per somme categorie e indicano tra parentesi il numero di frequenze quando maggiore di 1.
Di seguito i commenti del campione.
Foto 1 stilosa (2), stile e classe, elegante, eleganza sportiva, elegante chanel sportiva marinara, classico da mare, sapore di mare, easy (3), rigore, rispetto regole, professionale. Foto 2 evasione, sbarazzina, fresco retrò, sapore di mare, sportiva, bon ton, elegante, tradizionale, sobrietà, dinamica, grintosa, versatilità moscio. Foto 3 sobrietà, equilibrio, seriosa (2), classica (3), razionalità romantica (2), rilassante, accudente dimesso, spento, leggerezza. Foto 4 antico, ordinaria, sciatto, peppiotta (2), madamin, eleganza, eleganza d'altri tempi, raffinato formale, serioso, classica assertiva romanticismo. |
Foto 1
Il blu insieme alla t-shirt a righe e al pantalone dal taglio classico a mio avviso propone una simbologia in generale nota e diffusa, si presentano infatti maggiori aggregazioni e condivisione nella direzione che ci si attende vale a dire dell’eleganza, della formalità, della moda e del balenare.
Foto 2
Il beige insieme alle righe, come da attese smorza l’effetto formale, mantiene l’allure grintosa, elegante ed estiva e inizia a far intravedere la possibilità che l’effetto beige sia un po’ spento.
Foto 3
Il blu insieme alla blusa paisley e al pantalone dal taglio classico propone una simbologia meno vista dei due abbinamenti precedenti per il pattern della blusa, il colore blu ancora domina per il suo significato, l’effetto generale per i più è sobrio, equilibrato e serio, si è persa la grinta che conferivano le righe, (arrivando in alcuni casi all’interpretazione opposta, vale a dire ad un look dimesso e spento) a beneficio di maggiore romanticismo e accudimento probabilmente per il modello della blusa. I commenti relativi al dimesso e spento potrebbero essere l'effetto del colore, in generale scuro.
Foto 4
L’effetto generale beige e il modello romantico della blusa definisce un’immagine divisa a metà tra l’effetto classico di altri tempi e l’antico, ordinario, fuori moda risultando quasi fastidioso. Si sono persi quasi tutti gli elementi di formalità dati dal colore e dal taglio del pantalone.
Quello che osserviamo è che laddove i codici sono maggiormente condivisi (righe, colore blu, taglio dei pantaloni e t-shirt) la variabile soggettiva incide meno, risulta più semplice quindi allineare le intenzioni comunicative alle interpretazioni degli osservatori.
Viceversa laddove i codici sono meno condivisi poiché meno narrati a livello collettivo o meno presenti (paisley, colore beige, taglio della blusa) la variabile soggettiva incide maggiormente creando interpretazioni varie e a volte opposte, in questo caso si riduce l’allineamento tra intenzioni e interpretazioni.
Il punto fermo in questo processo è il soggetto che sceglie cosa comunicare e a chi, tenendo conto che in primis comunica a se stesso, la suggestione che voglio lasciare è quindi di vestir-si (vestire sé), vale a dire tenendosi in conto, in termini di bisogni, caratteristiche personali e certamente forme e colore donanti, avendo a disposizione un lessico diventa più semplice e divertente.