Comprende la percezione di come ci vediamo (sé reale), di come vorremmo essere (sé ideale), di come riteniamo di dover essere (sé normativo).
Raramente queste dimensioni coincidono, sono per lo più presenti delle discrepanze che provocano differenti emozioni: di tristezza e frustrazione quando il sé percepito come reale è differente da quello ideale e di ansia e paura quando è differente dal sé normativo.
Esistono poi, nel concetto di sé, delle immagini ipotetiche, relative a ciò che si può, si vuole realizzare/diventare (sé possibili).
Chi ha un’immagine positiva di sé, si piace, vede le proprie qualità apprezzando le proprie risorse.
Chi ha un’immagine di sé negativa coglie le mancanze, facendo fatica a vedere le qualità positive.
Ritengo che per aprire uno spazio di cambiamento nella visione di sé, una buona strada da percorrere sia quella del Sé possibile, le diverse ipotesi funzionano, infatti, come incentivi per il comportamento futuro, in termini di speranze e scopi.
Vedere lo spazio di possibilità del Sé significa ragionare e parlare il linguaggio del “se”, aprendo così una visione su chi mi aspetto di diventare (sé atteso), passando attraverso domande, scenari e timori (sé sperato), per arrivare a chi mi piacerebbe essere, in modo da contenere tutte le possibilità.
Per farlo possiamo utilizzare il nostro guardaroba. La teoria del completamento simbolico del Sé dice che quando ci sentiamo incompleti uno dei modi che più frequentemente utilizziamo per completarci è attraverso gli oggetti e l’abbigliamento è uno di questi.
Posso ad esempio indossare un paio di jeans e sneakers per sentirmi più giovanile, una giacca e un paio di occhiali per sentirmi più intelligente, un cappello originale e un vistoso paio di occhiali da sole per sentirmi una diva.
Possiamo quindi selezionare dal nostro armadio ciò che a livello di forma e colore rappresenta la proiezione futura e desiderata di Sé. A questo scopo vengono in aiuto le Stagioni Interne che rappresentano l’identità visiva di caratteristiche comportamentali. Ed ecco come usare il “se” per sviluppare il Sé.
- Se nel tuo modo di apparire vuoi trasmettere un allure di successo e forza, utilizza forme grintose e lineari con punte e angoli, colori “statement” dal blu, al nero al grigio e colori energici quali il rosso e il bianco.
- Se vuoi lasciare un segno scegli colori vivaci e accostamenti forti dal rosso al viola, il giallo e l’arancio accesi, colori brillanti quali fucsia, corallo, verde lime e menta. E per le fantasie: cerchi, pois, forme curvilinee, stampe anche vistose, animalier.
- Se vuoi essere affidabile e vuoi creare una relazione empatica con il tuo interlocutore, affidati a colori neutri o naturali quali giallo, ocra terracotta, marrone, e in generale tutti i toni della terra, ma anche colori pastello specie il rosa. Per le stampe e nelle forme prediligi quadri, quadrati, quadrettini e fantasie a plaid, stampe floreali, dettagli femminili (voulant, balze, rouches).
- Se vuoi stare più a contatto con il tuo mondo interiore rispetto all'esterno, scegli nei colori il blu, il nero, il bianco, il viola scuro. Nelle forme: fantasie astratte, etniche, paisley.
In questo modo, attraverso i vestiti che indossi, inizierai a segnalare a te e all’esterno il Sé in fase di cambiamento.
Sperimentare per credere :-)