Sembra ovvio, eppure l’ho trovata illuminante perché traslandola a tutto il corpo mi ha fatto pensare agli eccessi che ci capita di indossare e a quanto possano diventare sfavorevoli per noi. Per eccessi non intendo tipologie di indumenti eccessive e stravaganti, intendo abbondanza in termini quantitativi di qualcosa, ad esempio l’uso eccessivo di un colore, che sia nero, rosso, giallo o blu non importa, oppure l’uso eccessivo ed esclusivo di una tipologia di indumento, che sia la giacca, la gonna, il pantalone, anche qui non importa è la prevalenza e l’intensità d’uso a creare un possibile sfavore.
Allora pensando a quello che funziona per me ho imparato che per sentirmi bene, anche in questi giorni in cui non ho bisogno di prepararmi per intrattenere relazioni sociali e lavorative ma semplicemente per stare bene con me stessa e fare efficacemente quello che faccio che il mio abbigliamento deve contare su:
- Un tratto distintivo: è un elemento della mia Stagione Interna di appartenenza, rappresenta il mio punto di forza quello che mi fa sentire me stessa.
- Un antagonista: è un elemento della Stagione Interna opposta alla mia, rappresenta un tassello che mi bilancia, mi armonizza, va ad equilibrare eventuali disarmonie.
- Il mio bisogno: è un elemento della Stagione Interna che lo contiene, può appartenere alla mia Stagione, a quella opposta o alle altre due, dipende dal momento, da obiettivi e bisogni contingenti.
Infine, a seconda del momento, attingo da altre Stagioni per sostenere i miei bisogni, in questo momento a tratti dagli stampati dell’Autunno e a tratti da quelli della Primavera entrambe per gli aspetti di apertura alle relazioni che rischierei di trascurare eccedendo nella mia introspezione.
Se vuoi indossare le Stagioni Interne per sentirti bene ed efficace in quello che fai qui trovi gli ingredienti:
Primavera
Estate
Autunno
Inverno