O quando gli viene chiesto di far indossare ad un personaggio un vestito rosso, chiede: Ok vestito rosso come se fosse un primo appuntamento? Per farla apparire come una sirena? O altro?
Questo le consente di creare il "costume", vale a dire il vestito + l'intenzione e spiega molto bene come a volte dettagli sottili, come la vestibilità di una giacca, creino effetti completamente antitetici, due taglie in più possono far apparire un personaggio come un perdente anziché un vincente.
Dopo di che è necessario un dialogo con gli attori per avere un feedback e verificare se quel costume fa sentire come da intenzioni, ade esempio chiedendo: Questa giacca ti dà senso di autorità?
Usando l'abbigliamento come strumento di racconto e rinforzo, noi siamo al tempo stesso costumisti e attori, usando questo approccio occorre che:
- si abbia ben chiaro chi si è: quali sono le nostre caratteristiche, i nostri valori, le nostre esperienze, conoscenze, capacità, etc.
- si chiariscano le proprie intenzioni: nei diversi momenti e contesti, cosa vogliamo comunicare di noi
- si definisca il "costume" che veicola i messaggi che vogliamo trasmettere in termini di forme e colori
- si ascoltino le sensazioni che indossandolo proviamo in modo da comprendere se realizza l'intenzione che c'è alla base e se è quello che vogliamo.
La manutenzione e la pulizia del database alias guardaroba è il punto di partenza per avere buoni dati da gestire.
Ti propongo allora qualche spunto per il decluttering di stagione in considerazione del principio delle 3R:
- 1R - Rivelare: analizza ogni capo e valuta se ti dona per la sua vestibilità (è della misura giusta, valorizza le tue forme, etc.) e per il colori (sono colori che ti donano o al contrario ti spengono).
- 2R - Raccontare: osserva i diversi capi e valuta se sono allineati con chi sei, con il tuo stile, tenendo tutti quelli che raccontano aspetti diversi che ti riconosci (ad esempio la parte creativa, quella più classica, quella che ha bisogno di comodità, etc.). Spesso abbiamo nell'armadio vestiti che abbiamo acquistato per occasioni d'uso (il colloquio di lavoro, la riunione importante, la laurea, etc.) in realtà se usciamo da questo paradigma e ragioniamo sulle nostre caratteristiche, possiamo raggiungere lo stesso obiettivo ma in modo meno omologato. Ad esempio per quanto mi riguarda ero solita cercare dei "capi aziendali" che si traducevano per lo più nel classico completo giacca e pantalone, con un po' di tempo e analisi mi sono chiesta come si esprime la mia "parte aziendale" e di cosa ha bisogno per essere rappresentata, in questo modo le giacche strutturate appaiate ai pantaloni hanno lasciato il posto a giacche destrutturate, a gilet di vari materiali e a bluse, e i pantaloni classici a pantaloni di diverso taglio, vestiti e gonne.
- 3R - Rinforzare: ascolta le sensazioni che provi indossando i vestiti, se corrispondono a quelle che avevi espresso nelle tue intenzioni, lasciati il tempo di almeno una giornata intera per fare le tue valutazioni, potresti avere uno spazio di vestiti in stand by da provare in diversi abbinamenti a volte non è il campo in sé a non funzionare ma il contesto nel quale viene inserito.
Qui il link della Ted Talk di Kristin Burke, io l'ho trovata fantastica, buona visione!