Si può trattare di abiti del proprio guardaroba che sono rimasti dismessi o si può trattare di generi che non si indossano più o che non si sono mai indossati perché ritenuti poco qualcosa (poco opportuni, seri) o troppo qualcosa d'altro (audaci, giocosi, femminili, etc.).
Se sono nel nostro guardaroba una relazione con noi dovrà esserci stata, allora cosa è successo che ci ha fatto prendere le distanze e cosa ci lega oggi che nonostante l'inutilizzo ce li fa tenere con noi?
Per esplorare questa relazione ti propongo un gioco.
Apri il tuo armadio e rispondi a queste domande:
1. Ci sono degli abiti che non indossi da un po' di tempo (almeno 6 mesi/1 anno) ?
2. Per quale motivo sono inutilizzati? Crea delle categorie, sulla base del racconto che ti fai dei tuoi abiti. Se ti possono essere d'aiuto eccoti qui alcuni racconti:
- Abiti del "non si sa mai": sono quelli che ti fanno dire "potrebbe tornarmi utile per una festa, per una cerimonia, per un viaggio, per un incontro aziendale". Di solito quello che succede e che anche si presenta la situazione difficilmente andiamo a ripescare quell'abito.
- Abiti "nostalgici": sono quelli che ti fanno dire "mi ricorda quella volta, mi ricorda quella persona".
- Abiti del "quando ero": sono quelli che ti fanno dire "mi ricordano quando ero giovane, magra". Sono simili ai nostalgici ma qui il focus è su di te, nella categoria prima il focus è su un contesto o su una persona.
- Abiti dei "buoni propositi": sono quelli che ti fanno dire "quando perderò quei due chiletti", "quando rinizierò quell'attività". In definitiva sono gli abiti del quando sarò.
- Abiti "nel dimenticatoio": sono quelli che ti fanno dire frasi del tipo "non ricordavo neppure di averlo", "non ricordo da dove arrivi", "non ricordo dove l'ho acquistato".
- Abiti del "come nuovi": sono quelli che magari hanno ancora il cartellino attaccato, che non hai mai utilizzato. Sono simili ai precedenti ma a differenza degli altri di questi ne hai un vago ricordo.
4. L'ultimo passaggio prevede di fare delle scelte, se hai riflettuto sui vantaggi e sugli svantaggi, potrai definire delle azioni, scegliendo cosa tenere e cosa lasciar andare.
Nel nostro esempio potremo scegliere di lasciar andare i vestiti del “non si sa mai” e quelli per i quali siamo pronte dei “buoni propositi” e lasciare così dello spazio vuoto che possa accogliere un nuovo capo più aderente al racconto di chi siamo e di cosa vogliamo oggi.
Se ti va di fare questo gioco, gli abiti che deciderai di lasciare andare potranno essere i protagonisti del prossimo Swap Party che ci sarà a febbraio!