Nel precedente post abbiamo parlato delle opinioni che trattiamo come fatti e dei devo che ci offuscano la vista e ci creano sensi di colpa.
Altro elemento critico sono le generalizzazioni e il tutto o nulla.
Quando ti dici: è sempre così, non succederà mai, o così o nulla, stai generalizzando.
Come cambiare registro?
La cosa che devi tenere a mente è: “Non credere a tutto quello che pensi”
Mettiti in discussione, relativizza, specificando i quando, i come i dove.
Altro brutto affare sono le etichette che sono giudizi, le esprimi con degli aggettivi.
I giudizi si dice che abbiano una doppia faccia raccontando molto dei nostri punti di vista e dello sguardo che abbiamo sul mondo, dunque prima di criticarli prendiamoli per quello che possono darci e poi impariamo ad andare un po’ più in là individuando cosa ci sta sotto.
Come cambiare registro?
Ad esempio se giudico qualcuno o me stessa come: incapace; immatura; irresponsabile, sarà utile che mi domandi qual è il comportamento che mi fa dire quello che dico.… e quindi separare l’essere dal fare.
Prova a riflettere se ti sei attribuita delle etichette e domandati: cosa faccio che mi fa dire di essere.
Altra categoria che ti propongo di osservare per i suoi effetti sul tuo benessere sono quei fenomeni di riferire tutto a sé, leggere il pensiero e il futuro.
Esempio sul riferire a sé - esco dall’ufficio e un collega non mi saluta e la mia tendenza è di pensare, ha fatto finta di non vedermi ce l’ha con me, ma cosa gli ho fatto? E magari l’altro è preso in tutt’altri pensieri del tipo: accidenti oli sono in ritardo e devo ancora passare dal fiorario.
Esempio di lettura del pensiero – sicuramente penserà che sono ridicola, adesso mi dice che non può. Ecco l’ha fatto apposta per ….
Esempio di lettura del futuro – è inutile che cerco casa tanto il mutuo non me lo danno, è inutile che glielo chiedo mi dirà di no, etc.
Come cambiare registro?
A livello linguistico in queste situazioni funziona mettere in discussione l’opinione sempre fondando sui fatti del tipo: cosa mi fa dire quello che dico? Io come lo so? E come sempre allenarsi a vedere nuove opinioni.
Infine l’ultima categoria è il catastrofismo: in questa situazione il pensiero assume tinte tetre e molto negative, spesso ci si mette in una situazione da vittima e ci si lamenta.
“Quando inizieranno i licenziamenti sarò certamente il primo, e poi avrò terra bruciata intorno, d’altra parte alla mia età poi è tutto finito, e con questo mercato…. “
Come cambiare registro?
Torna utile uscire dalla posizione della pre-occupazione catastrofica e mettersi in quella dell’occupazione chiedendosi, cosa posso fare ora per...
Se vuoi allenare il tuo BIL coltiva il tuo dialogo: pensieri di qualità per una vita di qualità!