Delle stagioni interne ne ho parlato in precedenti post (al fondo trovi i link), qui completo il discorso raccontandotene il rapporto con l’abbigliamento, a partire da come di ciascuna di esse si relazioni con l’ambiente e della considerazione verso di sé.
L’estate è una stagione che arde, brucia, simboleggia elementi di forza e sicurezza vive il mondo come un posto che riserva qualche insidia e verso il quale si muove con un po’ di diffidenza, tuttavia sa di avere le risorse per farvi fronte. Come dire non ho piena fiducia in ciò che sta fuori di me, ma ho fiducia in me.
L’abbigliamento diventa un mezzo per far vedere di che stoffa si è fatti, per mostrare il proprio valore, per questo tenderà ad indossare marche e fogge di pregio, i capi saranno di qualità e di marca. Conta su sfumature che vanno dal lusso al casual, allo sportivo ma sempre mantenendo un allure da “vincente”.
La primavera è una stagione che mostra i primi splendori con i suoi fiori e i suoi colori. Simboleggia l’entusiasmo, il divertimento, la socialità, vive il mondo come un posto meraviglioso, in cui ripone fiducia così come la ripone in sé, dunque l’abbigliamento è una naturale estensione di sé, il rapporto è libero, giocoso, senza grandi filtri, la stagione si esprime a tutto tondo che sia l’estro, la creatività, il gioco, la sensualità, incarna lo spirito libero dei bambini. L’abbigliamento è una forma di espressione per mostrarsi e farsi apprezzare.
L’autunno è una stagione che dona frutti e arricchisce dando così solidità. Simboleggia concretezza, stabilità, sensibilità, percepisce il mondo come un luogo favorevole ma sente di non essere pienamente attrezzato per farvi fronte, ha quindi bisogno di mettersi in una situazione di comfort, di sentirsi a casa per potersi muovere più liberamente. E allora a casa quello che si fa è mettersi comodi, magari con una tuta e così questa stagione tenderà a riproporre questo stile nel suo abbigliamento, adottando uno stile casual e comodo per sentirsi a proprio agio ed essere più efficace.
L’inverno è una stagione fredda, simboleggia l’introspezione, il distacco e l’originalità, ritiene che il mondo non sia un posto semplice in cui muoversi, inoltre non si sente pienamente attrezzato per fronteggiarlo, per questo l’abbigliamento rappresenta un involucro sicuro nel quale stare. Un po’ come quando in una giornata particolarmente fredda usciamo fuori, e tendiamo a rintanarci nel nostro giubbotto, nella sciarpa, sotto il cappello per non venire invasi dall'esterno.
Altro modo di vivere l’abbigliamento per questa stagione può essere la funzionalità, in questo caso l’abbigliamento assume poca importanza, perché questo stile è impegnato in faccende che ritiene “più importanti”, come ad esempio la ricerca, lo studio e così tutto il resto perde di importanza e diventa futile.
Questo è solo il principio che funziona a grandi linee perché ogni stagione ha diverse sfumature e si muove in combinazione con altre.
Hai individuato la tua stagione di riferimento?
Se l’argomento ti incuriosisce questo è il modo in cui lavoro sullo stile per dargli forme e colori che seguendo il principio delle 3R ti Rivelino, ti Raccontino e ti Rinforzino.
Approfondimenti
Le stagioni interne
Estate
Primavera
Autunno
Inverno
Come sono nate
Sono nate dall'incontro tra diverse discipline, ed ecco come.
Nella loro elaborazione ho utilizzato come modello teorico di riferimento la teoria DISC che descrive 4 stili comportamentali (Dominante, Influente, Stabile, Condiscendente), l’incontro con il Feng Shui Fashion Styling che affonda le sue radici tra altre discipline nel Fashion Feng Shui® mi ha dato l’idea di presentare ciascuno stile con il suo guardaroba, immaginando cioè di attribuire forme e colori che raccontassero lo stile e potessero sostenerlo e rinforzarlo coerentemente con i principi dell’enclothed cognition, infine l’incontro con l’armocromia mi ha fatto pensare di nominare gli stili con il nome delle stagioni per mantenere un dialogo costante tra il dentro e il fuori.
Le fonti delle ispirazioni da cui sono nate le stagioni interne e alle quali sono grata
La teoria DISC è dello psicologo W. M. Marston, l’ho “incontrato” durante gli studi e soprattutto qualche anno fa in un contesto formativo sul marketing relazionale presso Asentiv e in una formazione sugli stili comportamentali con Barbara Boaglio e Gian Luigi Barberis.
Il Feng Shui Fashion Styling di Elisa Scagnetti conosciuta in un percorso formativo seguito tramite VirgoImage che tra altri riferimenti mi ha permesso di conoscere il Fashion Feng Shui® di E. Maggiore.
L’armocromia in una formazione con Rossella Migliaccio autorevole esperta di colore e non solo.
L’enclothed cognition di Adam, H., Galinsky, A. e l’analisi del concetto di identità con riferimento alla teoria dei sé possibili delle ricercatrici H. Markus e P. Nurius sono una mia passione da non ricordo nemmeno più quanto tempo e in fondo non ho ancora ben compreso cosa mi leghi ma ogni volta è un’emozione rileggere passaggi e percepire sottili connessioni.
La teoria del completamento simbolico del sé di Wicklund & Gollwitzer e altri riferimento che ho appreso in una formazione sulla psicologia della moda con Susanna Murray e Gaia Vicenzi.
Come puoi usarle
Usando i colori, le forme, i tessuti della tua stagione interna principale e secondaria in modo da essere pienamente nel tuo stile, oppure pescando dal guardaroba delle altre stagioni per fare esperienza e vivere altri stili che possono esserti utili nell'esprimere quei tratti di personalità che senti meno e rappresentano per te una crescita personale o un aiuto al raggiungimento di un obiettivo o un cambiamento desiderato.