L’identità esprime chi siamo (le nostre predisposizioni, attitudini, tratti), come facciamo quello che facciamo (le nostre competenze) e perché lo facciamo (i nostri valori, bisogni) è mutevole, in divenire. Come ben spiega Galimberti ce la danno gli altri, l’identità è frutto del riconoscimento, per questo è strettamente collegata con quello che gli altri vedono e interpretano.
L’immagine è il modo in cui, attraverso l’aspetto visivo, ci presentiamo e arriviamo agli altri.
Epitteto diceva ”Conosci te stesso e poi adornati di conseguenza”, questo io lo chiamo fare “Visual Identity”, è un concetto che prendo a prestito dal mondo della grafica e rappresenta tutta quella dotazione visiva che si occupa di comunicare un Brand e costruirne l’idea e il ricordo nella mente delle persone.
Un esempio ben riuscito di visual identity è secondo me l’esperimento fatto dalla fotografa Viktorija Pashuta e dello stilista J. Antony Swain di rappresentare i social nella loro essenza, lo trovi qui.
Con la nostra immagine creiamo aspettative, valutiamo e veniamo valutati e in base a questi giudizi selezioniamo e agiamo, e gli altri fanno lo stesso con noi.
Come far sì che la nostra immagine faccia un buon servizio e offra un racconto veritiero e valorizzante di noi? Come far sì che sia l’alleata dei nostri progetti e delle nostre aspirazioni? E infine come far sì che metta in evidenza i nostri punti di forza e i valorizzi?
Queste domande mi hanno ispirata nella messa a punto del metodo Dai Forma e Colore al tuo Stile®, nel quale attraverso la psicologia dell’abbigliamento il lavoro è rivolto a mettere a punto il proprio stile, usando l’abbigliamento come mezzo di espressione e racconto di sé, come occasione di rinforzo e lavoro sul proprio stile comportamentale e come occasione di valorizzazione delle proprie forme e colori.
Si tratta di usare quelli che chiamo i poteri dell’abito (ne ho parlato anche qui).
L’abito giusto ha il potere di rivelarci: indossare dei capi che sono in armonia con i nostri colori naturali (pelle, occhi e capelli) e che hanno una vestibilità che esalta le nostre forme ci restituisce un’immagine valorizzata e potenziata. Parliamo a questo proposito di good looking che è la capacità di esaltare le proprie qualità, ad oggi considerata una vera e propria soft skill.
Le stampe, i tessuti ed i colori dei capi di abbigliamento hanno il potere di raccontarci, contengono un linguaggio, io lo chiamo il Lessico dell’Abbigliamento. In modo istintivo associamo alle forme e ai colori dei significati che derivano da un codice simbolico, non sappiamo come ma questi simboli ci abitano e costruiscono dei dialoghi, esserne consapevoli ci consente di usarli in maniera intenzionale.
Infine le forme ed i colori dei vestiti arrivano sino al nostro cervello e hanno il potere di rinforzarci e così l’abbigliamento, attraverso le sue forme e i suoi colori, modifica il nostro modo di essere.
Indossando combinazioni di colori e forme, che all’interno del metodo chiamo Stagioni Interne, possiamo lavorare sul nostro stile comportamentale, sostenendolo per i progetti e gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere.
In questo modo l’abbigliamento diventa un alleato che crea un ponte tra identità e immagine permettendo alle due dimensioni di esprimersi, svilupparti e sostenersi.
Se vuoi saperne di più sul metodo e sui servizi qui trovi qualche informazione oppure contattami!