Gennaio, in negozio, è un periodo che ha un andamento più lento del solito, che consente di prendersi cura degli spazi e degli oggetti e questo fare rallentato, quasi meditativo porta con sé spunti di riflessione.
E' quello che mi è successo pulendo vetri e specchi, mi sono ritrovata a strofinare con insistenza perché il riflesso non era nitido, rimaneva sempre una sorta di alone fino a quando mi sono resa conto che il problema non stava nello specchio quanto nei miei occhiali, che tornati puliti mi hanno restituito un'immagine del di fuori nitida e trasparente.
Ho pensato che questo ha molto a che fare con il nostro modo di vederci.
Mi spiego meglio, lo specchio e il suo riflesso rappresentano il nostro "fuori", quello che offriamo alla vista, nostra e degli altri.
Può capitare che questa immagine che vediamo riflessa, non ci piaccia del tutto o che non la sentiamo rispondente a chi pensiamo e sentiamo di essere.
Allora per colmare questo gap, come aree di lavoro si aprono diverse strade, la prima e più immediata è quella di modificare quell'immagine dal di fuori: un taglio di capelli, un make-up diverso, un cambio d'abito.
Riprendendo la metafora di sopra queste azioni corrispondono alla pulizia dello specchio per vedere un riflesso diverso, a volte capita che con i cambiamenti messi in atto ci piacciamo di più e la cosa più o meno finisce lì.
Altre volte, succede invece che, il cambiamento realizzato nell'aspetto non lo percepiamo, continuiamo a vederci appannati, mancanti, non come vorremmo. Eppure gli altri guardando noi e guardando lo specchio vedono altro, e sia prima che dopo ci vedono in un modo che per noi rimane sconosciuto, magari ci fanno apprezzamenti, non ci capiscono e noi non capiamo loro arrivando fino a non credergli.
Qui allora il problema, sempre per seguire la metafora di sopra, sta negli occhiali, nello sguardo che è coperto da un velo fatto di giudizi e credenze.
In questo caso il cambiamento esteriore è un primo passo, utile a renderci consapevoli che c'è di più, magari è anche utile a togliere un po' di aloni ma comunque non sufficiente, occorre un'igiene diversa, cognitiva ed emotiva, un lavoro di re-visione di sé, in sospensione del giudizio, per diventare nuovi osservatori della realtà.
Tecnicamente nel primo caso (il lavoro sull'immagine) si parla di un cambiamento/apprendimento di primo livello, cambiamo delle azioni (un nuovo modo di vestirsi, di pettinarsi, di truccarsi) e cambia l'opinione che abbiamo su di noi, in questi casi probabilmente quello che ci manca è la consapevolezza di cosa sia adatto a noi e la capacità di usare forme e colori, che possiamo imparare attraverso l'aiuto da parte di chi ha questa competenza.
Nel secondo caso (il lavoro sui giudizi e sulle credenze) si parla di un cambiamento/apprendimento di secondo livello, in questi casi quello che c'è in più ad impedirci di stare bene con noi, sono pensieri critici e giudicanti, convinzioni limitanti sul nostro essere, quello che occorre allora è prendere consapevolezza di questi pensieri/credenze per trasformarli in altro, in qualcosa che ci sia più utile.
La prova del nove per capire se necessitiamo di un cambiamento di primo o secondo livello è osservare il nostro comportamento quando facciamo shopping o andiamo dal parrucchiere o sfoggiamo un nuovo trucco. Se capita che davanti allo specchio di un negozio, magari con il commento positivo di una commessa ci piacciamo ma poi quando torniamo a casa con lo stesso abbinamento/taglio/trucco non ci piacciamo più e questo succede in modo ricorrente probabilmente quello che ci occorre è di andare più in profondità e lavorare sull'immagine interiore che abbiamo costruito e sui pensieri che la nutrono.
Se invece quando riceviamo dei suggerimenti e dei consigli, percepiamo la differenza, li facciamo nostri e riusciamo a "vederli" anche a seguire è probabile che quello che ci manca siano delle tecnicalità, conoscenze o tecniche da mettere in pratica per mantenere il cambiamento.
Noi per non farci mancare nulla lavoriamo sulle due dimensioni con il servizio Dai Forma e Colore al tuo Stile che puoi trovare qui.