E per quanto mi riguarda un negozio pieno di vestiti e la sensazione in alcune occasioni di non avere niente da mettere, sembra pazzesco eppure è così! Un tempo era una un vissuto che sperimentavo maggiormente, certo non avevo il negozio 😅ma non dipendeva dalla quantità di abiti del mio guardaroba, oggi mi capita raramente, quando mi trovo impegnata in una situazione nuova. Ho capito che quello che si attivava un tempo e ora di tanto in tanto ha a che fare con una credenza antica, quella del "non sono come dovrei/non sono abbastanza". Come agisce questa credenza? Porta a vedere le mancanze e in fatto di abbigliamento a elencare una serie di: "questo non è abbastanza elegante, formale, originale...". Sotto l'influsso di questa convinzione diventiamo severi giudici di noi stessi. Trovo che quando questa credenza si rivolge all''aspetto diventi poi particolarmente insidiosa perché l'immagine è proprio lì, visibile come risultato delle presunte mancanze. PersonAtelier ha molto a che fare con questa mia credenza, tanto che ho voluto orientare la psicologia verso l'abbigliamento per farne qualcosa di utile, per me innanzitutto e per chi trova delle assonanze con questo sentire.
Come cambiare questa conversazione? E creare quindi un cambiamento, mi piace pensare che la parola diventi "ConversAzione", convergendo quindi in una nuova azione. Bhè per farlo per me vale da dentro a fuori e anche viceversa. Da dentro a fuori è il modo con cui ho più dimestichezza, vale a dire lavorando con i pensieri e con le conversazioni, esplorando la convinzione: abbastanza cosa vuol dire? abbastanza per chi? in cosa non sarei abbastanza?.... vedendola con nuovi punti di vista, sospendendo il giudizio per arrivare ad un sono come sono e mi va bene. Si tratta qui di un lavoro di ridefinizione della convinzione in modo che con una nuova credenza, non più limitante, si possa stare meglio. Da fuori a dentro è il modo che oggi mi diverte di più, qui si parte da un lavoro sull'immagine, trovando colori e forme donanti, sperimentando nuovi abbinamenti, comprendendo come i vestiti possano "completarci" a livello simbolico per arrivare ad un nuovo atteggiamento verso la propria immagine, più che ad una nuova immagine, che poi questo succede comunque ma non è il fine!