É un momento propizio per pensare al proprio futuro ma non tanto in termini, secondo me, di pianificazione, quanto di progettazione.
Ti chiederai dove stia la differenza. Ecco quella che vedo: progettare presuppone l'azione di proiettarsi, l'etimologia della parola deriva dal “gettare avanti”, mentre pianificare presuppone l'azione del discernimento, l'etimologia deriva da “fare piano”, “ponderare con calma il da farsi futuro”.
La pianificazione dunque viene dopo la progettazione e se questa manca, ci precludiamo la possibilità di sintonizzarci con quello che realmente vogliamo, ragionando più o meno intorno a quanto riteniamo realistico e fattibile senza addentrarci in quella zona del desiderio e del sogno che potrebbe aprire a scenari poco noti.
Nel coaching questo vuol dire lavorare sulla propria visione personale: chi voglio essere? Per fare cosa? Per ottenere?
Tuttavia da adulti questo lavoro non è così semplice per noi, i condizionamenti interni ed esterni ci portano ad essere concreti, oggettivi, realistici e il fantasticare diventa una perdita di tempo.
Ma se hai voglia di prenderti un po' di tempo per proiettarti nel tuo futuro secondo me avrai solo da guadagnarci, alla peggio sarà stata una piccola evasione, nel migliore dei casi potrai portati a casa delle informazioni utili da usare nel presente.
Prima però voglio condividere una lettura tratta dal settimanale “F”, di Benedetta Sangirardi, che titolava: “Come vivremo nel 2050”, perché credo possa dare buoni spunti per preparare la tua proiezione.
L'autrice dell'articolo ha intervistato Cristina Pozzi, studiosa del futuro, che nel suo libro “Benvenuti nel 2050” regala una visione in rosa e parla di un nuovo umanesimo.
Ed ecco qualche stralcio tratto dall'intervista: un DNA ottimizzato, con medicine su misura che consentiranno di vivere di più, cibo più salutare prodotto in laboratorio nel rispetto del pianeta, con diete personalizzate. Intelligenza e realtà virtuale saranno parte integrante della nostra vita con droni che andranno in giro a fare commissioni e robottini con i quali interagire. Quanto ai vestiti indosseremo “intelligenza” che interagirà con il corpo misurando la temperatura, le calorie bruciate e il battito cardiaco. L'ingrediente segreto sarà l'umanità: empatia, capacità di comunicazione, gentilezza, saranno all'ordine del giorno, riscopriremo i rapporti veri.
Difficile vedere il futuro così soprattutto in questi giorni in cui siamo immersi in una crisi di Governo e il Pianeta è in sofferenza come mai prima. Questa è stata la mia prima reazione alla lettura, la seconda è stata quella di cercare il libro e acquistarlo per approfondire, e mi sono detta che la visione ha fatto il suo compito: mi ha fatto vedere qualcosa che mai avrei immaginato, non tutto è in sintonia con il mio modo di vedere e sentire ma è comunque interessante e mi ha fatto dire: “voglio pensare a delle situazioni desiderabili per me e per quello che mi circonda”.
Se anche tu hai questo desiderio ho un regalo per te, scrivimi e ti invierò un'attività per proiettarti nel tuo futuro e definire delle prime azioni per il tuo presente.
Troverai spunti per vederti dentro&fuori, dal look all'atteggiamento alle attività che ti coinvolgono per progettarti dal futuro al presente, andata e ritorno!
Approfondimenti
Come vivremo nel 2050 Benedetta Sangirardi – "F" n. 32 settimanale 13 agosto 2019. A questo link l'articolo.
Benvenuti nel 2050, Cristina Pozzi, Egea.