Normalmente per raggiungere il negozio prendo l’auto e percorro delle vie e dei corsi che a mio parere non hanno nulla di particolarmente sorprendente e piacevole.
Per chi è di Torino, per dire un paio delle principali strade a seconda del percorso, si tratta di Corso Regina Margherita e di Via Cigna. Inoltre anche il mezzo ha la sua influenza, la macchina è certamente comoda per trasportare oggetti e merce ma d’altro canto espone a potenziali fastidi dati dal traffico, e dalla ricerca del parcheggio.
Il fatto di andare a piedi mi ha consentito invece di percorrere delle strade molto folcloristiche, vivaci e che trovo esteticamente belle, contando su diversi itinerari, da Porta Palazzo, al Quadrilatero, Vie Centrali come Via Po, Via Garibaldi, Via Roma, con la possibilità ogni giorno di scoprire qualcosa di nuovo.
E mi sono soffermata a riflettere innanzitutto sul gran privilegio di poter iniziare la giornata con questa energia e a seguire di come l’umore cambiasse a seconda degli stimoli che percepivo, pensando infine a quanto fosse vero per me quel detto quello che tante volte ho sentito ma non avevo forse mai interiorizzato del tutto, circa l’importanza del viaggio quanto il raggiungimento della meta.
Le passeggiate di settembre verso il negozio mi hanno rivelato quanto stesse a me ogni giorno scegliere come raggiungere la mia meta, riempiendo gli occhi e lo stato d’animo di colori ed energia, con un tempo più lungo di percorrenza, con qualche peso da trasportare a mano, oppure con la comodità di un veicolo che mi permetteva, forse, di risparmiare tempo e più comodo per il trasporto di merce ma con lo scotto da pagare di qualche sbuffata per il traffico e la ricerca del parcheggio.
Il passo con all’analogia con il raggiungimento degli obiettivi è stato breve, l’obiettivo è un “cosa” che vogliamo raggiungere, il percorso è “come” lo facciamo, esattamente come i miei itinerari il come prevede delle rinunce e delle conquiste, cambia le mie percezioni, il mio stato emotivo, mentale, il tipo di esperienze che vivo, e di conseguenza le opinioni che formulo.
Ogni giorno, consapevole di ciò, posso mettermi nelle condizioni di disegnare la traiettoria che sento più utile e gradevole e ad ogni passo posso rivederla, riorientarla, su tante cose so di non avere un grande spazio di influenza, ma che grande potere invece settembre mi ha fatto riscoprire.